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L’essere chiari costa troppo.

Dopo l’ultima newsletter decine e decine di amici del Nordest (veneti, trentini, friulani, persino giuliani) si sono, in buona fede, lamentati dell’accenno che ho fatto a decisioni, a mio parere, poco sagge prese colà. Ecco, non sono state prese realmente colà; si dice il peccato, ma non il peccatore. Ogni volta che in questa newsletter leggete di un luogo, sappiate che non è mai quello: ci sono venti regioni in Italia, collocate lì la storia, in una a caso, che non conta per dove si è svolta, ma per come. Come dice una delle protagoniste di “Ritratto di signora” di Henry James, “non so mai cosa voglio dire nei miei telegrammi, specialmente quelli che mando dall’America. L’essere chiari costa troppo”.

Io lo so cosa voglio dire, ma chiedo venia per qualche smarrimento o increspatura di sopracciglio. Costa un po’ tanto smarrimento, corretto per tante persone che conosco, persone che lavorano benissimo e che sanno dare giudizi professionalmente più che corretti. Tutti costoro sanno che li stimo e non smetterò di stimarli, nonostante l’intelligenza artificiale si voglia mangiare anche loro: coltivate la vostra personale intelligenza.

Detto questo, al forum Ambrosetti, si è detto che le banche daranno meno credito perché le garanzie dello Stato saranno progressivamente ritirate: nel frattempo la CRR3 (fondamentalmente, per i titolisti dei giornali, Basilea 4) riduce lo spazio per l’uso della garanzie reali, ancorandole alla sussistenza di due presupposti, quello del valore del cespite a prescindere dalla sua capacità di produrre reddito e quello della sua capacità di produrre flussi di cassa di natura reddituale. Non poteva che essere così ripensando al contenuto degli EBA-LOM, laddove la garanzie reali sono messe palesemente in secondo piano rispetto ai flussi di cassa di natura reddituale. Ma le disposizioni della Direttiva CRR3 fanno ripensare a tutte quelle operazioni fatte in passato per consolidare con garanzie ipotecarie operazioni sciagurate, dove i flussi non erano stati calcolati, o dove serviva liquidità per chiudere qualche posizione pencolante. Operazioni che diventano ingiustificabili o troppo costose, anche alla luce delle conseguenze dell’approvazione della CRR3: le operazioni ipotecarie in certe condizioni assorbono addirittura il 150% di Patrimonio di Vigilanza del loro valore.

Cerchiamo di essere positivi: come diceva Federico Fubini, intervistato oggi (domenica) alla fine del Forum Ambrosetti, le banche hanno molti modi di fare bilancio, e lo abbiamo visto in questi anni di lamentele sui tassi bassi e di bilanci smaglianti: ma dobbiamo incalzarle con le buone idee, con i progetti, con richieste che sin da subito diano modo di essere chiari. In finale, il compito che ci aspetta dal 30.6.2021.

Forza, consolidiamo questa inaspettata crescita del PIL: e non smettiamo di essere chiari.

 

Copertina: Ph. © M.M.